Disegnare la propria trasformazione digitale – 3

 

I Fattori di Supporto, il motore della tua trasformazione

Assemblare le capacità richieste per alimentare una trasformazione digitale è spesso fondamentale, fin dall’inizio.  Quattro fattori, che chiamiamo abilitanti, diventano a nostro avviso il vero motore di una trasformazione digitale di successo, ovvero:

  • Dati e analisi, che costituiscono il centro di gravità di tutti i processi digitali e sono fondamentali per individuare il percorso critico.

  • Tecnologie e Sistemi,  sono gli strumenti per “fare” le cose, purtroppo spesso confusi con il “fine”, la cui definizione scelta e costruzione sono fondamentali per il raggiungimento del risultato. La loro scelta non è puramente tecnica, ma veramente strategica e nel percorso di identificazione delle loro caratteristiche e configurazione devono essere coinvolte scelte al vertice, per condividere l’aderenza al modello strategico definito e per valutarne il corretto valore di investimento necessario.

  • Talento e Cultura, le persone coinvolte, rimangono importanti come sempre. Le persone, le competenze, la capacità di visione e di condivisione sono fondamentali per la realizzazione di qualsiasi processo di trasformazione a livello industriale, ma diventano determinanti nello sviluppo dei processi di trasformazione digitale. Senza chiarezza di visione, obbiettivi e passi e strumenti per raggiungerli, non si potrà mai arrivare all’obbiettivo.

  • Modello Operativo ed Organizzazione determinano le modalità con il quale tutto il processo viene elaborato, declinato e sviluppato. E’ essenziale determinare l’assetto interno e sviluppare una rete di collaborazione e partnership di sviluppo esterna adeguata allo sforzo tecnico da chiedere.

Proprio come le aziende si stanno trasformando, anche questi fattori abilitanti sono in evoluzione, sia a livello tecnico e tecnologico, ma anche a livello di origine, uso ed interpretazione.

In passato, i dati e le analisi erano basati su visioni retrospettive, con obbiettivo di descrivere “cosa è successo” e cercare su queste basi di gestire il futuro.

Spesso, inoltre, tali dati e considerazioni venivano fatte solo su ambiti limitati delle aziende, che siano i reparti produttivi, le vendite o gli acquisti.

Oggi, la disponibilità dei dati e le possibilità di analisi dinamiche, offrono la possibilità di verificare in tempo reale come si muovono i parametri di controllo di tutta l’azienda, in tutte le proprie funzioni, avendo modo quindi da una parte di informare l’intera organizzazione circa l’andamento e le azioni da intraprendere e dall’altra di realizzare analisi e considerazioni che consentano non più di “giustificare” l’accaduto, ma di “prevenire e predire” ciò che sta’ succedendo o succederà.

Allo stesso modo, mentre la tecnologia era sostanzialmente utilizzata da molti attori, ma gestita e sviluppata in reparti specializzati, in una logica di organizzazione di processi a “silos”, ora essa è di fatto incorporata in ogni funzione aziendale ed in ogni aspetto organizzativo ed è lo strumento che di fatto ne rende possibile la gestione.

Inoltre, in passato le aziende sono state abituate a guardare solo sé stesse, le loro dinamiche, i loro scenari ed i loro obbiettivi, mentre oggi nessuna azienda può permettersi di agire da sola.

Per garantire il raggiungimento degli obbiettivi è sempre più necessario raccogliere e coagulare competenze ed attività non più reperibili esclusivamente all’interno delle proprie quattro mura, ma bisogna realizzare delle reti di cooperazione che coinvolga partner portatori di competenze da integrare.

Non si può più ragionare in termini di pura “supply chain” tradizionale, con logiche di relazione esclusivamente del tipo “cliente/fornitore”, ma è necessario realizzare sinergie e strutture di filiera integrate, operando per la creazione di veri e propri nuovi “ecosistemi” di collaborazioni. 

Anche nel talento e nella cultura stanno emergendo nuove dimensioni. Il vecchio modello di occupazione , basato su una carriera che durava per tutta la vita nello sviluppo di una profonda esperienza in una singola funzione,  sta’ lasciando il posto  ad un nuovo modello, incentrato su competenze interfunzionali, sempre più  ampie e connesse e meccanismi di inserimento e messa a regime sempre più facili e veloci, agili.

Tutti questi fattori debbono essere considerati in una logica di interconnessione e contemporaneità e solo la contemporaneità rende possibile ottenere un ambiente che consenta alle aziende di realizzare il proprio percorso di trasformazione realizzando team di lavoro coordinati tra loro, omogenei per conoscenze ed obbiettivi, la cui attività sia basata su raccolta ed analisi dei dati mediante adeguate piattaforme tecnologiche.

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By Angelo Diego Bertini – CoFounder of DEVENIO srl

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